La “Fabbrichetta” è un progetto di rigenerazione e riuso di uno spazio industriale ora dismesso, ma utilizzato fino al 2008, collocato nei pressi del centro di Arona, che nel riscoprirne l’originaria vocazione produttiva -il luogo nasce con la funzione di fabbrica del ghiaccio- intende valorizzarlo come “nodo generativo” della comunità, attraverso tre filoni di attività:
- realizzazione di un’area laboratoriale-produttiva per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e persone con svantaggio sociale;
- creazione di un’area per stage formativi con macchinari di ultima generazione per la preparazione al mondo del lavoro di giovani;
- allestimento di un’area di aggregazione per gli studenti delle scuole superiori e dei centri formativi della città, con utilizzo di servizio internet e locale per lo studio.
AREA LABORATORIALE-PRODUTTIVA
verranno attuati percorsi organici e personalizzati per l’inserimento nel mercato del lavoro, per la preparazione al lavoro in ambiente protetto, la formazione sociale, professionale ed educativa.
Le attività saranno realizzate con e rivolte a:
- Persone con disabilità
- Persone con invalidità e abilità lavorative ridotte
- Persone socialmente fragili che faticano ad inserirsi nella società e a mantenere stabilità nel mondo del lavoro
- Persone socialmente svantaggiate
- Giovani sotto i 29 anni inoccupati e/o in attesa di prima occupazione
- Adulti over 50 senza lavoro e senza prospettive occupazionali
- Migranti con status di rifugiato o permesso di soggiorno per motivi umanitari.
AREA PER STAGE FORMATIVI
si attueranno percorsi di sperimentazione su macchinari di ultima generazione per formare in particolare giovani, ma anche persone svantaggiate che hanno acquisito consapevolezza e capacità per potersi inserire a pieno nel mercato del lavoro, per la preparazione al lavoro in ambiente formativo, avendo quale modello di riferimento quello della formazione sociale, professionale ed educativa.
Le attività saranno realizzate con e rivolte a:
- Giovani in stage formativi
- Giovani in alternanza scuola / lavoro
- Persone socialmente svantaggiate, che hanno fatto un percorso di preparazione
- Giovani sotto i 29 anni inoccupati e/o in attesa di prima occupazione
- Migranti con status di rifugiato o permesso di soggiorno per motivi umanitari.
AREA MEETING
si metteranno a disposizioni spazi strutturati (quali ad esempio internet point, mostra permanente sulle attività produttive del territorio, spazi di appoggio per la realizzazione di incontri a tema/di approfondimento) per tempi di studio extrascolastici individuale e collettivo, per momenti di socializzazione fuori dall’attività scolastica, per la pausa pranzo, per mostre e momenti culturali studiati in collaborazione con gli studenti e con le associazioni del territorio.
Le attività saranno realizzate con e rivolte a:
- Studenti delle scuole superiori
- Studenti delle scuole professionali
- Giovani in stage formativi
- Giovani in alternanza scuola / lavoro
- Persone socialmente svantaggiate, che hanno fatto un percorso di preparazione
- Giovani sotto i 29 anni inoccupati e/o in attesa di prima occupazione
- Migranti con status di rifugiato o permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Il modello di intervento
Il punto di partenza, che rappresenta allo stesso tempo però anche un obiettivo di prospettiva e sviluppo della proposta, è quello dell’hub culturale-produttivo-formativo; potremmo anche dire dell’officina, nel senso più ampio del termine: luogo di produzione (artigianale), bottega di apprendimento, ma anche fucina culturale di idee e proposte.Ovvero, da un punto di vista fisico, uno spazio che presenta aree idividuate con caratteristiche, destinazioni d’uso e modalità di funzionamento molto ben identificate (l’area produttiva, quella “formativa” e quella aggregativa), ognuna con regole di funzionamento chiare e specifiche, ma strutturalmente collegate tra di loro a formare una vera e propria unica “unità locale”; dal punto di vista operativo, uno spazio che -nel rispetto di tutto quanto previsto dalla normativa- permette permeabilità e collaborazione, sia tra aree al suo interno, sia con il quartiere e la comunità.
Proprio in quest’ottica, lo sviluppo del progetto prevede, fin dalle sue fasi di ideazione, il coinvolgimento di una serie di attori del territorio, quali interlocutori e partners dello stesso.
Il luogo
All’interno del contesto cittadino, lo spazio si colloca in maniera baricentrica e strategicamente funzionale rispetto agli obiettivi di sviluppo e alle sue funzioni.L’edificio è composto da due corpi principali, disposti a forma di “elle” e in parte è collocato su due livelli; questa conformazione -come è possibile vedere nelle pagine seguenti anche dallo studio preliminare di riqualificazione/rifunzionalizzazione- permette di ipotizzare la definizione di aree con caratteristiche distinte, separate tra di loro, ma collegate.
L’immobile sarà a disposizione della Cooperativa “Il Ponte”, per un periodo di 30 anni, tramite concessione a titolo gratuito di diritto di superficie. La Cooperativa “Il Ponte” avrà la responsabilità generale dell’intero immobile e gestirà direttamente spazi e attività relative all’area laboratoriale-produttiva e a quella per stage formativi; l’Associazione “Amici del Fermi”, invece, avrà in uso e gestirà direttamente la zona “Area meeting”.