WELFARE TERRITORIALE SOLIDALE
Il progetto mira a costruire percorsi di welfare territoriale, con il coinvolgimento dei Servizi Socio Assistenziali, degli Enti locali, delle Cooperative di tipo “B”, delle Associazioni di Promozione Sociale e delle Aziende profit, per rispondere alle esigenze concrete del territorio con formule innovative che sviluppino la collaborazione reciproca, necessaria a un’efficace e coordinata azione per creare nuove occasioni in ambito occupazionale rivolte a persone socialmente svantaggiate.
Dal TRIANGOLO di PENROSE
l'impossibile nella sua forma pura
alla PROATTIVITÀ
la ricerca di un futuro possibile
Le azioni principali che stiamo mettendo in atto si orientano verso tre direzioni:
1) la costruzione di una rete tra diversi attori del territorio per costruire rapporti di collaborazione che permetteranno di co-progettare servizi e interventi comuni.
Una delle principali condizioni di efficacia dei processi di inserimento al lavoro di persone con svantaggio è infatti la presenza di un sistema strutturato di collaborazioni tra varie istituzioni, sia pubbliche che private.
Le aree di interazione sono:
- la collaborazione tra impresa sociale no-profit e imprese profit
- l’incontro tra la domanda del lavoratore disagiato e l’offerta delle imprese
- il tirocinio attuato in cooperativa tramite l’inserimento mirato
- la preparazione delle aziende che dovranno accoglierlo e l’accompagnamento del lavoratore nella sua definitiva allocazione
- la supervisione degli enti gestori e delle amministrazioni locali
2) la presentazione alle aziende profit del modello messo in atto dalla Cooperativa sociale Il Ponte, aumentando così la conoscenza rispetto alle modalità di inserimento lavorativo di persone disabili o con svantaggio sociale, facendo comprendere le opportunità all’inserimento del lavoratore socialmente disagiato formato sulle esigenze delle imprese stesse.
Il tour di presentazione nelle aziende dunque ha molteplici obiettivi:
- presentare il modello di preparazione al lavoro e all’ambiente lavorativo delle persone con disabilità e delle persone socialmente svantaggiate attuato dalla Cooperativa Il Ponte
- presentare le esperienze di inserimento delle persone con disabilità o socialmente svantaggiate nelle aziende del territorio
- presentare i decreti attuativi della legge 68/99 e la legge quadro regionale per verificare la disponibilità ad accordi di collaborazione con le cooperative e le imprese sociali no profit
- presentare l’organizzazione, le buone pratiche e le referenze della Cooperativa Sociale Il Ponte, al fine di procacciare nuove commesse di lavoro e/o start-up
- stabilire rapporti di collaborazione per l’inserimento di personale in ambito lavorativo
- verificare la possibilità di visite istruttive all’interno delle aziende per far comprendere i flussi produttivi e l’organizzazione specifica
3) l’incremento del numero di lavoratori disagiati coinvolti nei percorsi di inserimento:
- persone con disabilità
- persone con invalidità e abilità lavorative ridotte
- persone socialmente fragili che faticano ad inserirsi nella società e a mantenere stabilità nel mondo del lavoro
- persone socialmente svantaggiate
- giovani sotto i 29 anni inoccupati e/o in attesa di prima occupazione
- adulti over 50 senza lavoro e senza prospettive occupazionali
- migranti con status di rifugiato o permesso di soggiorno per motivi umanitari.